Balli Swing

Lindy Hop

Il Lindy Hop è un ballo swing afroamericano nato ad Harlem, New York, negli anni venti - trenta del secolo scorso, in un'epoca immediatamente precedente al periodo della Grande Depressione, la crisi economica e sociale di enormi dimensioni scoppiata con il crollo di Wall Street del 24 ottobre 1929. Secondo la leggenda il nome fu dato da Shorty George Snowden che in occasione di una maratona di ballo durante le celebrazioni della trasvolata di Charles Lindbergh (detto lindy) sull'Atlantico (hop, balzo, salto), dopo aver eseguito uno dei suoi passi secondo uno stile già in voga in alcune sale da ballo di Harlem, disse che stava facendo il Lindy Hop, I'm doin' the Hop... the Lindy Hop, probabilmente pensando al celebre volo da New York a Parigi del pioniere dell'aviazione degli Stati Uniti.

Ecco come un giornalista americano descrive una notte trascorsa al Savoy ballroom, la più importante sala da ballo di Harlem.

Una notte al Savoy, di Otis Ferguson (Pubblicato su The New Republic nel 1936)

Centinaia di persone (forse in una sera molto buona arrivano a 1600) sono sulla pista o sedute ai tavoli, o dinanzi al bar; lontano in un angolo, c'è una fila di taxi girls, due monetine per tre balli; dal soffitto piovono delle luci rosate e dovunque succede qualcosa. Ma il centro vitale della sala è qui sopra, sul podio, dove stanno, allineati su due file, i ragazzi dell'orchestra, che battono i piedi ritmicamente e sudano sui loro strumenti, facendo sussultare il pavimento; qui, dove la campana del sousaphone sembra una luna piena che manda i suoi bagliori sui ballerini e dove la pulsante sezione ritmica - chitarra, piano, basso e batteria - imbriglia tutta questa straripante energia costringendola a seguire il tempo. E quando gli uomini di Teddy Hill cominciano a suonare l'ultimo ritornello di un loro cavallo di battaglia intitolato Christopher Columbus, con quelle trascinanti figure disegnate dagli ottoni e coi sassofoni a dargli corpo, i ballerini si scordano di ballare e si affollano attorno al podio, e lì registrano il ritmo soltanto nei muscoli e nelle ossa, restando fermi e lasciandoselo rovesciare sulle facce rivolte all'insù, come se fosse acqua (e che il valzer sia maledetto). Il pavimento sussulta, e il locale sembra una dinamo, e l'aria fumosa si innalza a onde..... È una musica che anche i sordi riuscirebbero a sentire

Nell'epoca della musica swing il Lindy Hop è stato un vero fenomeno di massa.

Centinaia di ballerini senza discriminazione di razza affollavano le ballroom americane dove si esibivano le grandi orchestre swing.

Il Lindy Hop è stato negli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso un vero esempio di integrazione culturale tra bianchi e neri ed insieme allo swing fu il primo fenomeno sociale trasversale nella storia degli Stati Uniti.

Ma è solo con Frankie Manning che il lindy diventa show, gira tutto il mondo come coreografo e ballerino dei Withey’s lindy hoppers conquistando prima i teatri e poi il cinema.

Negli anni ’50 però la musica cambia e lo swing lascia il posto al be-bop e a nuovi stili come il boogie woogie e il rock’n’roll.

Si dovrà aspettare fino agli anni ’80 per vedere la rinascita del Lindy hop che da quel momento non si è più fermato. Al giorno d’oggi infatti, sono numerosissimi i festival che si possono trovare in ogni parte del mondo.


Charleston / Authentic Jazz

Anni ’20, l’energia della musica jazz infiamma gli animi e le piste da ballo.

In tutto il mondo si balla a ritmo sincopato.

Il charleston è una vera e propria rivoluzione, un ballo frenetico adorato dalle flappers.

Questo stile che ribalta i canoni delle sale da ballo conquista anche i teatri e nelle mani dei coreografi diventa esplosivo.

Il charleston segna un’epoca e apre la strada al lindy hop al boogie woogie e al rock’n’roll.

Insieme al charleston, l’authentic jazz (sempre di derivazione afro-americana) portato in auge dagli spettacoli di vaudeville (commedie in cui gli schiavi si esibivano per i bianchi), forma il repertorio di passi che contribuiranno alla nascita della danza jazz come la conosciamo oggi, oltre ad aver influenzato la danza moderna e in particolare Lester Horton, la cui compagnia è la notissima Alvin Ailey.

Possiamo inoltre considerarlo precursore dell’hip hop e del funky.